Dopo un Agosto relativamente tranquillo rispetto al mese di Luglio che ha registrato un notevole fermento e l’impennata di prezzo ad esempio dello Champagne, a Settembre il mercato del Fine Wine si conferma ancora una volta solido e stabile.
La chiave del continuo successo è sicuramente il persistente indebolimento della Sterlina che, come già esaminato nei precedenti report, favorisce l’Euro e maggiormente il Dollaro, aumentando il potere d’acquisto di queste due valute. Il riferimento delle quotazioni dei vini è la Sterlina e i mercanti in quest’ultimo mese di Settembre hanno approfittato per far mantenere allo Champagne 50 il primato delle migliori performance per il quarto mese consecutivo con un aumento di valore del 3,2% rispetto ad Agosto. Già nella prima settimana di Ottobre ha rappresentato il 20,3% degli scambi totali.
L’indice Fine Wine 50 che, come evidenziato in tabella, ha performato a Settembre solo l’1,5%, in realtà ha svolto un ottimo lavoro nei confronti del FTSE 100(-3,1%), del S&P 500(-5,3%) e dell’oro (-0,6%) che in questo mese chiudono in un clima decisamente ribassista; complice di questi segni negativi, anche l’aumento del costo energetico e l’aumento dei tassi di interesse delle banche centrali.
Non è un aumento modesto invece, quello registrato per l’indice Liv-ex Fine Wine 1000 (2,1%): racchiudendo in sé tutti i 7 sottoindici (a Settembre tutti con segno positivo!) ha di conseguenza avuto l’incremento migliore di tutte le categorie.
Bordeaux Legend 40 a Settembre è cresciuto del 3,1%, record della sua performance annuale.
Anche il Piemonte e la Toscana migliorano guadagnandosi rispettivamente il 3% e il 6% della quota di scambi commerciali ma fanno ancor meglio nella prima settimana di Ottobre arrivando pari merito al 6,9%.