Siamo orgogliosi di comunicare ai nostri clienti che ben 20 vini presenti nel Portfolio WineWins sono entrati nella Power 100 occupando 9 posizioni fra le prime 25 e addirittura 4 fra le prime 10.
Un risultato non trascurabile che ci da enorme soddisfazione perché le nostre scelte trovano conferma su dati oggettivi e premiano i nostri clienti.
Tutti i vini che compongono la Power 100 hanno avuto performance positive.
Analisi della Power 100, 2021/2022
Per redigere questa lista, Liv Ex raggruppa tutti i vini di ogni produttore scambiato sulla Piattaforma: nell’anno in esame sono stati identificati 1.694 Marchi con 12.332 vini diversi scambiati. Dei 1.694 marchi presi in esame, solo 422 sono entrati a far parte della fase finale e in base ad un calcolo su volume di scambi, valore degli scambi e performance di prezzo, sono stati identificati i 100 best performers.
Analizzando le prime dieci posizioni si può subito notare l’assenza di Bordeaux. È la prima volta in 20 anni di Power 100 che nei primi 10 posti non compare nessun vino di Bordeaux e al loro posto entrano nuovi produttori di Borgogna e Champagne, rispettivamente con 7 e 3 marchi.
La Borgogna ha piazzato 39 produttori nei primi 100 e ha monopolizzato le prime 5 posizioni.
Per il terzo anno consecutivo si è piazzato al primo posto della classifica Leroy (Borgogna), seguito da Arnaux Lachaux (Borgogna) che con una performance straordinaria è passato dalla posizione 62 dello scorso anno alla seconda posizione di quest’anno.
Per quanto riguarda lo Champagne, il Cristal di Louis Roederer ha trainato il mercato essendo il vino più scambiato in volume e il terzo per valore, seguito da Dom Perignon e Krug. Jacques Selosse si è piazzato alla posizione numero 11 facendo un balzo di ben 25 posizioni e Egly Ouriet (altro piccolo produttore di Champagne) dopo i 100/100 dati al suo ultimo millesimato ha fatto un balzo di 260 posizioni, piazzandosi alla posizione 94.
Analizzando i vini nel nostro portfolio, possiamo dire, con grande soddisfazione che Armand Rousseau, da poco proposto ai nostri clienti è stabilmente alla posizione 4, Dom Perignon alla posizione numero 6, Louis Roederer alla posizione 7 e Krug alla posizione numero 10 che chiude la Top Ten.
Come citato prima, Selosse è balzato dalla posizione 36 alla 11 e ancor meglio ha fatto Bouchard Pere et Fils che è balzato dalla 74 alla 20.
Comtes Lafon si mantiene stabile alla 21 posizione e Joseph Drouhin è passato con grande slancio dalla 48 alla 23. A seguire, mettiamo in risalto l’ottima performance di Bollinger che si piazza appena fuori dai top 25, raggiungendo la posizione 28 rispetto alla 41 dell’anno precedente.
I produttori italiani, Gaja e Bartolo Mascarello rimangono nelle zone alte della classifica, pur perdendo qualche posizione rispetto all’anno precedente: inevitabile conseguenza di un’annata non eccelsa per l’Italia come la 2018.
Taittinger alla posizione 48 e Salon alla 51 sono gli altri due marchi di Champagne presenti nei nostri pacchetti di investimento
Burlotto con i suoi Barolo straordinari si piazza alla posizione numero 57 e Chateau Pichon Longueville Comtes de Lalande (Bordeaux)alla posizione 66.
Al 75° posto troviamo Alain Hudelot Noellat. Un consiglio: tenetelo d’occhio! Continuerà a crescere.
Giuseppe Rinaldi al numero 85, Lynch Bages (Bordeaux) subito dietro e Georges Noellat al 91. Questo produttore è appena entrato nei nostri pacchetti di investimento grazie ad una piccola ma preziosissima acquisizione dell’annata 2020.
Questi dati ci danno grande slancio e ci mostrano con chiarezza che le scelte fatte da Wine Wins si sono dimostrate vincenti. Siamo orgogliosi di poter proporre ai nostri clienti il meglio dell’enologia mondiale per qualità e per rendimenti.
In un mercato che non è mai stato tanto ampio e ricco di novità, non è sempre facile puntare sui vini giusti. Continuate a seguirci e a valutare le proposte di investimento che periodicamente vi inviamo. Rimaniamo sempre a vostra completa disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.
Grazie della fiducia accordataci
