Breve manuale per scegliere, stappare e consumare vino in casa, al ristorante e in enoteca

Come scegliere il vino

Per scegliere il vino giusto, dovrai farti un po’ di domande:

  1. Mi serve per un’occasione speciale?
  2. Devo semplicemente rimpinguare la mia cantina?
  3. È un regalo?
  4. Lo voglio bere subito o devo conservarlo?

Una volta che avrai ben chiaro perché stai comprando vino, sarà più semplice anche la scelta.

Se lo acquisterai per un’occasione speciale probabilmente dovrai festeggiare qualcosa e allora non ci sarà scelta migliore di una buona bottiglia di Champagne o Spumante, se invece devi fare scorte, pensa a che cosa bevi di solito e declina le tue preferenze tra vini di pronta beva e vini che invece meritano o necessitano di qualche anno di cantina.

Nel caso sia un regalo, dovrai pensare ai gusti del destinatario e inoltre è buona norma scegliere una Griffe conosciuta in modo che chi lo riceve capisca immediatamente il valore del regalo a meno che il destinatario non sia un “enostrippato”, sempre alla ricerca dell’etichetta sconosciuta. Se acquisti vino da mantenere in cantina, accertati anche di avere il luogo giusto dove mantenerlo.

Una cantinetta a temperatura controllata sarebbe una buona cosa ma ricordatevi che solo quelle di ottimo livello sono adatte a stoccaggi lunghi, le altre vanno bene nel breve/medio termine. Se non avete una cantinetta e non volete acquistarla, perlustrate la casa e cercate il luogo più fresco e buio come, ad esempio, un sottoscala o una dispensa (possibilmente non vicino ai detersivi!!).

È molto importante che il luogo scelto abbia una temperatura costante e magari non superiore ai 15/18 gradi. Scegliete sempre le parti basse, vicine al pavimento che garantiranno una temperatura più bassa, a patto che non abbiate un riscaldamento a pavimento!!

Una volta risolti i problemi logistici, prendete informazioni, leggete riviste di settore e parlate con l’enotecario che sarà lieto di aiutarvi nella scelta.

Raccontategli cosa bevete di solito o cosa vi piacerebbe conoscere e lui vi aiuterà esponendovi varie proposte. Non abbiate paura a parlare di budget, risparmierete tempo e aiuterete il commesso.

Se invece siete al ristorante, consultate la carta dei vini (ammesso che ci sia) e controllate che sia ben redatta e cioè che abbia tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. In una carta dei vini deve sempre essere riportato: nome del produttore, nome del vino, annata (queste sono le informazioni di base) poi la provenienza, i vitigni, il metodo di produzione e poi via via tutta una serie di informazioni accessorie. Le carte dei vini fornite su tablet sono indubbiamente le più comode poiché potrete impostare filtri e semplificare la ricerca.

Una volta individuato il tipo di vino che vorreste bere, parlatene con il sommelier e chiedete qualche consiglio, sarà sicuramente lieto di aiutarvi.

Stappare e consumare vino in casa

Diamo per scontato che abbiate seguito i nostri consigli, e il vostro vino è ben conservato nel sottoscala fresco di casa vostra. Bene, a questo punto, se il vino scelto per la serata sarà bianco, dovrete aver cura di metterlo in frigorifero la mattina, nella parte bassa che è quella più fresca. Se invece il vino sarà rosso, mettetelo in tavola poco prima in modo da servirlo fresco.

Ricordatevi sempre che la temperatura di servizio dei vini rossi non deve mai superare i 18 gradi anche nel caso di vini importanti e maturi. Se il vino ha molti anni di cantina, premuratevi di metterlo in posizione eretta almeno il giorno prima in modo da fare sedimentare gli eventuali residui secchi in sospensione.

Se voleste bere bollicine, sarebbe grandioso munirvi di un secchiello del ghiaccio o in alternativa di una glacette di quelle da mettere in freezer e poi applicare alla bottiglia, non c’è nulla di più sgradevole di uno Champagne tiepido.

Arriviamo ora alla delicata operazione della stappatura.

Se sarete fortunati, il vostro vino avrà il tappo a vite. Nulla di più semplice, dovrete solo ruotare il tappo. Se il tappo è di sughero, tagliate la capsula sotto alla parte più larga del collo della bottiglia, prendete il vostro cavatappi e inserite il “verme” al centro del tappo facendo attenzione ad andare dritti in verticale e a non bucare il tappo fino alla fine per evitare che trucioli di sughero vadano nel vino. Estraete con cautela il tappo e annusatelo per capire se tutto è ok. Il tappo di sughero non contaminato dal famoso “odore di tappo” dovrà avere un buon profumo, fresco e fragrante. Diversamente, se odorerà di “straccio bagnato” o muffa, purtroppo saranno guai. Se l’odore di tappo è lieve, provate ad areare il vino per un po’ di tempo ma difficilmente potrete rimediare, meglio aprire un’altra bottiglia.

Assicuratevi di avere a tavola dei bicchieri adatti. Il calice deve essere di buona fattura, di vetro leggero e con uno stelo abbastanza lungo da permettervi di impugnarlo senza mettere le mani nella coppa. Tenere il bicchiere nella parte della coppa, a parte essere maleducato, è anche poco indicato poiché andreste ad alterare la temperatura, oltre a mettere le vostre impronte ovunque. Quindi mi raccomando, il bicchiere si prende sempre dallo stelo indipendentemente dal tipo di vino che state bevendo.

Come assaggiare il Vino al ristorante

Una volta fatta la vostra scelta e date le direttive al Sommelier, quest’ultimo si avvicinerà a voi con la bottiglia scelta inclinata in modo da farvi vedere l’etichetta. Questa pratica serve affinché voi possiate accertarvi che il vino che vi sta aprendo, sia effettivamente quello da voi scelto. Un veloce sguardo ed un cenno di assenso darà il via alla procedura di apertura. Nel caso abbiate ordinato un vino bianco, rosé o con le bollicine, sinceratevi che vi porti anche un secchiello di ghiaccio. Una volta aperta la bottiglia, il sommelier farà assaggiare il vino a colui che lo ha ordinato.

Se volete farlo assaggiare ad altri commensali, avvisate il sommelier. Vi sarà versata una quantità minima di vino nel bicchiere in modo che possiate assaggiarlo e sincerarvi che il vino sia privo di difetti.

Vorrei a questo punto fare una precisazione importantissima: l’assaggio del vino serve solo ed esclusivamente per capire se il vino sia privo di difetti e non per capire se vi piaccia o meno. Sembra un dettaglio ma se l’assaggio servisse a capire se la bottiglia fosse di vostro gradimento, questo potrebbe voler dire che potreste fare aprire 100 bottiglie finchè non ne troverete una che faccia al caso vostro, e voi capite che sarebbe un caos.

Nel malaugurato caso in cui la bottiglia dovesse presentare dei difetti eclatanti, sarà tutto semplice, riferitelo al sommelier e lui cambierà la bottiglia. Nel caso in cui la bottiglia abbia qualcosa che non vi convince ma non sapete spiegarlo bene al sommelier, invitatelo ad assaggiare un goccio del vino e lui vi aiuterà a dipanare i vostri dubbi.

Una volta ultimata la bottiglia, evitate (ve lo chiedo con il cuore in mano) di capovolgere la bottiglia nel secchiello del ghiaccio, non è educato ed è irrispettoso nei confronti di chi lavora.

Mi auguro di avervi fornito informazioni interessanti e utili.
Siamo certi che durante le Festività Natalizie avrete modo di mettere in pratica alcuni di questi consigli.

Tutto lo staff di Wine Wins vi augura un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo!