lo In occasione della cena esclusiva (venti partecipanti) organizzata dall’Azienda Ceretto in qualità di produttore ed in qualità di distributore con l’azienda “Ceretto Terroirs”, che si è tenuta ieri sera presso il San Domenico ad Imola, fra gli altri vini interessanti e superlativi, abbiamo avuto la possibilità di bere il Brut Nature Clos du Chateau 6 Cèpage 2013 di Chateau de Bligny. Questo Champagne viene prodotto solo in annate eccezionali ed in quantità molto limitate. Uno Champagne raro che esprime il carattere dell’anno 2013 dove la vendemmia è stata ritardata di 2 settimane rispetto alla norma. Piacevolezza a parte, tutti aspettavamo di vedere da vicino e toccare con mano, l’Egg Creation: un’opera d’arte disegnata da Theo Fabergé.
Una creazione da collezione per suggellare questa partnership. L’etichetta della bottiglia, in metallo lucido, è stata disegnata appositamente per questa occasione; rappresenta la parte superiore dell’Uovo, mentre il supporto sul quale poggia la bottiglia costituisce la parte inferiore. Quest’ultimo, realizzato in ottone, argento sterling e oro, presenta, incastonati nei suoi festoni, 6 rubini (sfaccettati a mano) tanti quanti sono i vitigni che compongono in parti uguali la cuvèe (Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Meunier, Arbane, Petit Meslier e Pinot Blanc).
Ne sono stati creati 750 esemplari (numerati) per tutto il mondo e l’assegnazione per l’Italia è di soli 10. Il valore al quale attualmente viene scambiata questa “special edition” è di 5.000 Euro + iva e quindi vi lasciamo immaginare la nostra emozione quando ci è stato servito in apertura come primo assaggio: si prospettava una piacevolissima e soddisfacente serata.
Il fermento entusiastico non ha subìto flessioni per tutta la durata della cena, e chi conosce la cucina del San Domenico, sa di cosa stiamo parlando, mentre per chi ancora non c’è stato consigliamo vivamente di non persistere in questa mancanza: non ci si può privare dell’Uovo in Raviolo (suo cavallo di battaglia) ma anche del risotto con la cipolla tostata, delle sue storiche “Amuse Bouche” o dei suoi buonissimi e “gioiosi” dessert.
Detto questo, le eccellenti portate, sia di carne che di pesce, con le quali il prestigioso Chef Max Mascia ci ha “coccolato” sono state accompagnate da vini che non hanno temuto il confronto soddisfacendo appieno le nostre aspettative.
Curiosa e affascinante anche la tecnica detta Portoghese usata per l’apertura dello Champagne Delamotte 2012. Per mezzo di una pinza speciale arroventata, la “Port Tongs” appunto, gli esperti di sala, sotto la supervisione del sommelier Francesco Cioria, scaldando il vetro nel punto di contatto con la pinza, hanno reso possibile l’apertura perfetta della bottiglia tranciando di netto il collo a seguito di una repentina escursione termica causata da un piccolo spruzzo d’acqua.
Di seguito la lista dei vini degustati:
- Champagne Clos du Chateau 6 Cèpage (Chateau de Bligny)
- Meursault “Les Clous” 2020 (Bouchard P&F)
- Volnay Les Caillerets 1er Cru 2018 “Ancient Cuvèe Carnot“ (Bouchard P&F)
- Barbaresco Gallina 2019 (Ceretto)
- Beaune Grèves 1er Cru 2020 Vigne de l’Enfant Jèsus (Bouchard P&F)
- Barolo Brunate 2018 (Ceretto)
- Barolo Brunate 1974 (Ceretto)
- Le Corton Grand Cru 2017 (Bouchard P&F)
- Barolo Cannubi San Lorenzo (Magnum) 2010 (Ceretto)
- Champagne Grand Rosè (Chateau de Bligny)