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Ormai da anni non si parla d’altro che del continuo calo dei consumi di vino e soprattutto del calo dei consumi dei più giovani che preferirebbero altre bevande alcoliche come birra o soft drink.
Per anni ho preso per buono quello che tutta l’informazione, senza eccezioni, scriveva e raccontava. Ad un certo punto però, occupandomi di vino, non ho più trovato correlazione tra quello che effettivamente stava avvenendo nel mercato e quello che trovavo scritto nelle riviste e sui quotidiani.
Ho cominciato quindi a cercare studi autorevoli che potessero fare un po’ di chiarezza su un argomento che non ha nulla di soggettivo e che quindi non può essere analizzato in altro modo che non siano i numeri e i numeri di solito parlano piuttosto chiaro.
Ho trovato quindi due ricerche decisamente autorevoli: la prima commissionata ad ottobre 2024 da Vinitaly ed elaborata dal Censis e la seconda redatta dalla Rome Business School.
Qui sotto vi mostro uno screenshot della seconda ricerca citata
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Nello stralcio di ricerca che vi ho riportato si può leggere chiaramente che il consumo di vino, soprattutto tra i più giovani non è in calo anzi, è in deciso aumento di ben 7 punti percentuali in 15 anni.
Quindi perché ci stanno raccontando il contrario? Me lo spiego in un modo solo, non si leggono bene i numeri.
Che il consumo di vino ed alcolici in genere sia in calo dal secondo dopoguerra è evidente ma non possiamo prendere questo dato e toglierlo da un contesto attuale. Il vino ha smesso di essere un alimento decine di anni fa. Dopo il boom economico, e soprattutto dopo lo scandalo del metanolo, il vino ha smesso di essere alimento ed è diventato un “piacere”. Lo dicono i dati ed i prezzi in continuo aumento. Nelle case dei nostri nonni o genitori (a seconda dell’età del lettore) il vino era spesso in damigiana, in fiasco e in brick.
Mai come ora i ragazzi sono attenti alla qualità piuttosto che alla quantità e mai come ora sono interessati e incuriositi dal vino.
Quindi smettiamola di raccontare che i ragazzi non bevono più vino. Prima di tutto dobbiamo fare chiarezza sulle definizione “ragazzo” e poi ricordarci che se il calcolo lo facciamo sul consumo in litri annui e prendiamo a riferimento i dati di consumo degli anni sessanta del secolo scorso, anche un raduno di Alpini sembrerà una riunione della Anonima Alcolisti.